Salmone: Upstream propone il meglio

Upstream è il salmone affumicato ideato e messo a punto da Claudio Cerati come prodotto alternativo a quelli della grande distribuzione, che sempre più di frequente si caratterizzano per gusti omologati. Al contrario, Upstream recupera il sapore più vero e genuino, cioè quello dell’eccellenza. Quando si desidera sperimentare il gusto di una bontà esclusiva, questo è il prodotto a cui fare riferimento, non solo perché è autentico, ma soprattutto perché vanta una varietà infinita, o quasi, di sfumature.

Per chi è Upstream

Alla base del processo di produzione di Upstream ci sono tecniche e filosofie che, come il nome fa ben immaginare, sono controcorrente. Ma partiamo prima di tutto dalla materia prima: il salmone proviene dall’Oceano Atlantico e viene lasciato crescere all’interno del suo contesto naturale, con acque pulite e fredde. Claudio Cerati ha sviluppato un metodo che non è esagerato definire unico, per il semplice motivo che non si può paragonare ad altri. Tutti i processi che ne fanno parte rientrano nel Sistema di Controllo Distensivo, che riguarda non solo il regime alimentare dei pesci, ma anche le lavorazioni a cui essi vengono sottoposti.

Dove nasce Upstream

Definire Upstream il miglior salmone a disposizione sul mercato non è un’esagerazione, perché è frutto di dedizione e impegno, ma è anche figlio del costante desiderio di sperimentare. Fa parte di un progetto ampio e accurato, il cui tratto peculiare è rappresentato dal piacere della condivisione, con poche o con tante persone, ma di certo non con tutti. Upstream è un salmone affumicato che si può trovare nelle enoteche e nelle gastronomie di qualità, come pure nei ristoranti di classe; ma chi lo desidera lo può ordinare anche online, così da ritrovarselo direttamente sulla propria tavola.

Un prodotto artigianale

Upstream ha carattere artigianale. Esso, infatti, viene prodotto con un metodo che non può essere imitato e che non si adatta in alcun modo alle esigenze della grande distribuzione. Upstream è nato quando Cerati, una sera a cena in un ristorante, ha ritrovato quasi per magia un sapore di gioventù mentre gustava un salmone preparato dallo chef di quel locale. Così Cerati si è informato e ha scoperto che il gusto derivava da una speciale marinatura, a base di zucchero e sale. Un salmone di quel tipo, però, non era disponibile in vendita: e quindi Cerati ha deciso di produrlo in prima persona.

Il salmone affumicato dei supermercati

Era quello il periodo in cui il salmone affumicato aveva iniziato a imperversare nei supermercati ed era diventato sempre più protagonista dei piatti degli italiani. Non più un prodotto di nicchia come era stato in precedenza, ma un vero e proprio cibo alla moda. Ma erano proprio queste caratteristiche che lo rendevano poco interessante per Cerati, che pure era consapevole di quanto fosse prelibato il gusto del salmone affumicato vero, capace addirittura di generare emozioni. Gli allevamenti intensivi, negli anni in cui il salmone è diventato un prodotto di massa e non più un lusso da destinare a poche e selezionate occasioni, sono cresciuti numericamente in modo significativo. Il problema è che alla base di queste produzioni c’erano dinamiche che hanno generato ripercussioni negative su più fronti, con conseguenze evidenti anche a livello di gusto.

Addio al salmone classico

Con Upstream si può dire addio, se si vuole, al tradizionale salmone che si trova in commercio e che è senza dubbio poco salubre, un po’ a causa dei sistemi di allevamento intensivi che vengono adottati, un po’ perché i pesci sono alimentati con mangimi che contengono antibiotici. Upstream si mantiene ben distante da tutte queste pratiche, ed è per questo che il suo gusto è superlativo: un prodotto salutare che eleva gli standard di qualità del settore.