L'educazione alimentare nelle scuole è una sfida molto complessa che il Governo negli ultimi anni stanno mettendo in campo in maniera sempre più convinta. Non è un caso, infatti, che sono sempre di più i progetti e le iniziative messe in campo dagli esperti del Ministero dell'Istruzione e del Merito, ma non solo, per sensibilizzare gli studenti sul tema alimentazione e combattere, nonché prevenire, la comparsa di disturbi alimentari. Gli studenti che stanno per prendere il diploma di maturità hanno dimostrato di essere più consapevoli delle scelte alimentari che compiono e sono maggiormente orientati verso una dieta sana ed equilibrata. Vediamo insieme quali sono alcuni progetti di educazione alimentare messi in campo a scuola nel corso degli ultimi anni e quali sono, al contempo, le proposte per rendere strutturale questo insegnamento.
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L'educazione alimentare, cos'è?
L'idea di avviare educazione alimentare a scuola è sempre più diffusa tra gli esperti. Quando si parla di “educazione alimentare” ci si riferisce a una disciplina che possa sensibilizzare i giovani sulla cultura del cibo. L'educazione alimentare deve che dare una piena consapevolezza del cibo assunto, far capire quali sono gli effetti sull'organismo, imparando a conoscere la qualità, nonché l'importanza di associare un'alimentazione corretta e un'adeguata attività fisica.
In un contesto sociale in cui purtroppo i disturbi alimentari sono sempre più diffusi, l'educazione alimentare può essere un'arma per sconfiggere questa problematica e diffonderla nella cultura delle nuove generazioni. In questo modo, si riusciranno a combattere fenomeni come obesità, malnutrizione, diabete mellito, ma anche, al contempo, si farà capire alle nuove generazioni quali sono i corretti stili di vita.
Le idee principali alla base della diffusione di questa disciplina sono:
- rendere i giovani consapevoli su quali sono i comportamenti giusti;
- incentivare all'alimentazione sana;
- spingere a evitare alcool, fumo e sostanze stupefacenti;
- mirare a promuovere l'attività fisica passando dai giovani fino ad arrivare alle loro famiglie.
Come insegnare l'educazione alimentare
Insegnare educazione alimentare a scuola è possibile con un lavoro in classe in grado di attirare la curiosità e l'interesse degli studenti. Bisogna spiegare ai giovani quali sono i vantaggi di un'alimentazione corretta, ma è anche importante fare riferimento a esempi concreti. Non solo teoria, insomma!
Soltanto facendo capire ai ragazzi, il nostro futuro, in che modo una buona alimentazione può migliorare la salute e le performance, che abbiamo la speranza di diffondere la “cultura del cibo”. Assumendo cibo di qualità, i giovani si renderanno conto che le loro attitudini miglioreranno e ciò susciterà molta più attenzione. Inoltre, i destinatari dell'educazione alimentare devono essere anche i genitori. Ovvero, devono essere loro i primi ad adattare le abitudini alimentari ai ragazzi e a cambiarle in base alle esigenze, in modo tale da costruire le basi per quella che sarà la dieta dei propri figli. Sempre delle famiglie deve arrivare lo stimolo anche a coinvolgere i giovani nelle attività di tipo motorio. Questo vale anche per quei ragazzi che sono meno predisposti allo sport in senso generale. Di certo, il nemico comune da combattere, è la sedentarietà.
La proposta di inserire l'educazione alimentare nelle scuole
Attualmente i programmi di educazione alimentare sono già presenti a scuola, ma solo come singoli e semplici progetti. Invece, da qualche tempo si sta facendo strada l'ipotesi di rendere questa materia strutturale per le scuole italiane. In particolare, a febbraio 2023 il Ministro Squillace aveva proposto l'importanza di educare sulla necessità di mangiare in modo corretto e aveva spiegato come poteva essere un ottimo sistema di prevenzione sul fenomeno crescente di disturbi alimentari e di alcune patologie legate. L'idea è di coinvolgere in toto la scuola nella promozione della salute. L'obiettivo sarebbe così, di inserire la disciplina dell'educazione alimentare in classe in un percorso ben preciso, stabilito sui parametri di quelle che sono le indicazioni dell'Unione Europea su un tema così importante.