Nduja: cos’è e come gustare il morbido insaccato calabrese
La Nduja è un insaccato di maiale di origine calabrese ormai conosciuto in tutto il mondo per il suo gusto piccante inconfondibile, la sua consistenza morbida e il suo colore rosso intenso. Forse non tutti sanno che la ricetta originale della Nduja è di Spilinga, un piccolo comune in provincia di Vibo Valentia dove la produzione di questo insaccato è una vera e propria tradizione. Quali ingredienti rendono la nduja così particolare? E come possiamo gustarla al meglio? Vediamo insieme tutti i segreti di questo orgoglio calabrese!
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Cos’è la Nduja
La Nduja è un insaccato di maiale, una preparazione molto semplice a base di pochi ingredienti: spalla, pancetta, guanciale, coscia e sottopancia di maiale vengono tritati finemente e lavorati con l’aggiunta di peperoncino piccante sia fresco che essiccato nella proporzione di 1 a 3 rispetto alla carne. Il peperoncino è senza dubbio l’ingrediente fondamentale: dona infatti il sapore deciso e il colore rosso vivo a questo salume. Gli ingredienti, una volta amalgamati vengono insaccati nel budello naturale del maiale, anche detto budello cieco. Una volta pronta, la nduja viene affumicata bruciando come da tradizione legno di ulivo e successivamente essiccato e stagionato in un luogo fresco per un periodo di tempo che va dai 3 ai 5 mesi. Caratteristica essenziale della nduja è il suo essere priva di coloranti o conservanti: il peperoncino infatti è un antiossidante naturale che permette la conservazione di questo insaccato.
Dove si produce
La ricetta tradizionale della Nduja è originaria della provincia di Vibo Valentia in Calabria, nello specifico di Spilinga, un piccolo comune diventato famoso proprio per la preparazione e la produzione di questo salume. Come per tutte le tradizioni contadine, le sue origini si perdono nel tempo diventando patrimonio di tutti. Di certo sappiamo che preparare la Nduja era il miglior modo per utilizzare le parti più povere del maiale conservandolo per lungo tempo grazie al peperoncino.
Come si mangia
Dato il suo sapore inconfondibile, la nduja non ha bisogno di essere unita a molti altri ingredienti: è perfetta ad esempio per un aperitivo gustoso se spalmata su una fetta di pane casereccio leggermente tostato magari accompagnato ad una fetta di caciocavallo. In Calabria viene spesso utilizzata come base di soffritto per un’alternativo spaghetto olio, aglio e nduja: vi basterà scolare la pasta al dente e condirla con il preparato di nduja rosolata, una vera e propria esplosione di gusto! Per i più temerari il consiglio è di gustarla sulla pizza o su una focaccia bianca. La nduja ha un sapore deciso e se non siete abituati alla piccantezza vi consigliamo di non esagerare nelle quantità!
Fonte: Nduja: cos’è e come gustare il morbido insaccato calabrese