Alcuni dati venuti alla luce solo di recente hanno evidenziato una realtà molto interessante e particolare: le diagnosi cliniche errate sono legate a doppio filo a circa il 10% dei decessi e al 17% delle complicazioni successive alla rilevazione di una patologia.
Questi dati non fanno che mettere in risalto un dato di fatto: il margine di errore diagnostico oggi rimane su standard decisamente elevati nonostante gli strumenti a disposizione dei medici per identificare tempestivamente una condizione patologica.
Per questo, specie negli ultimi tempi, sta prendendo sempre più piede l'utilizzo di soluzioni basate sull'intelligenza artificiale in grado di accelerare le diagnosi rendendole al contempo più accurate, in modo da instaurare un trattamento terapeutico in linea con le esigenze del singolo paziente.
Ma in che modo l'IA sta rivoluzionando il settore sanitario?
Scopriamo di più in questo interessante articolo!
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IA e diagnostica patologica
Gli strumenti che si fondano sull'algoritmo alla base dell'IA stanno rivoluzionando radicalmente il modo con il quale gli operatori sanitari hanno a che fare con la diagnostica medica.
Offrendo una precisione senza precedenti e un'incredibile efficienza snellendo di fatto i flussi di lavoro clinici, l'implementazione dell'intelligenza artificiale sembra ormai ineluttabile nella patologia e nella diagnostica predittiva.
In che modo essa lo fa?
Innanzitutto automatizzando le analisi dei campioni di tessuto, ma anche velocizzando le valutazioni patologiche e migliorandone l'accuratezza.
Indipendentemente dal tipo di esame necessario, dalla rilevazione di cellule tumorali all'identificazione degli agenti infettivi, l'IA aiuta i patologi a prendere delle decisioni consapevoli basate sui dati empirici allo scopo di migliorare la prognosi del paziente.
Ad esempio, nell'analisi dei tessuti prelevati tramite biopsia da un determinato paziente, l'intelligenza artificiale interviene non solo automatizzando il processo, ma velocizzandolo per portare ad interventi terapeutici più tempestivi.
Secondo alcuni dati, il tasso di accuratezza raggiunto usando l'IA è passato dal 70% all'86%, per un miglioramento incredibile dei metodi diagnostici utilizzati.
Che dire delle diagnosi di cancro?
L'IA si è rivelata essere un alleato molto potente nel riconoscere precocemente il cancro: dei recenti studi affermano come ci sia stata un'impennata del 40% dei tassi di rilevamento dei tumori rispetto ai metodi convenzionali.
Questo ovviamente porta ad una gestione della malattia più mirata e a piani di trattamento personalizzati.
L'intelligenza artificiale, inoltre, va anche ad ottimizzare i vari flussi di lavoro in patologia, riducendo i tempi richiesti di esecuzione e aumentandone la produttività: automatizzare le attività di routine come l'analisi delle immagini, la preparazione dei vetrini da esaminare o molte altre mansioni simili, libera tempo prezioso ai patologi che possono focalizzare l'attenzione sulle decisioni critiche che devono prendere ogni giorno.
IA e diagnostica predittiva
A beneficiare della precisione dell'IA non è solo la diagnostica patologica, ma anche quella predittiva: sfruttando i dati dei pazienti e del loro quadro clinico, l'IA riesce ad anticipare i rischi potenziali per la salute.
In che modo?
Innanzitutto analizzando nel dettaglio una vasta serie di dati che concernono un paziente e identificando gli eventuali indicatori o marker che potrebbero far pensare ad un patologia in via di sviluppo.
Non solo, l'IA riesce anche a prevedere i rischi individuali che ogni paziente possiede prima che i reali sintomi si manifestino: questo permette ai medici di instaurare una terapia mirata e non universale che si adatti meglio alla persona che hanno in cura.
Inoltre, l'intelligenza artificiale analizza i dati in tempo reale assicurando un perfezionamento costante e un'accuratezza della prognosi maggiore: in questo modo, gli operatori sanitari possono vedere dei risultati positivi e tangibili sui pazienti curati nel minor lasso di tempo possibile.
Ovviamente, l'adozione e l'implementazione dell'IA presenta numerose variabili che mutano in base alla zona geografica o al contesto: i fattori che intervengono nella possibilità di integrazione di tale strumento spaziano dalla presenza di organismi normativi che dettano delle linee guide chiare ai mezzi socioeconomici disponibili, passando per le risorse finanziarie destinate allo sviluppo di tali tecnologie sanitarie.
Ad ogni modo, va anche detto che visti i recenti risultati che l'IA sta ottenendo in campo medico, gli stakeholder del settore sanitario stanno sempre più promuovendo l'implementazione dell'IA e delle tecnologie diagnostiche basate su di essa in modo da migliorare i risultati dell'assistenza prestata su scala globale.
Insomma, l'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore sanitario: questo è ormai evidente, esattamente come la futura crescita che avrà nei prossimi anni.
Imparare ad utilizzarla e a gestirla al meglio sarà sempre più importante per riuscire ad ottenere risultati significativi nel processo di diagnosi!