“Champagne, per brindare a un incontro”, così inizia una nota canzone di Peppino Di Capri. Il testo ha ormai i suoi anni ma non ha perso lo smalto evocativo dell'atmosfera raffinata, romantica e deliziosa che riesce a portare un vino pregiato come lo champagne. Il quale si trova presente secondo molteplici tipologie, sul mercato, tutte rigorosamente francesi, come nel caso del noto champagne Dom Pérignon o del Veuve Clicquot, per fare degli esempi illustri e rinomati.
Lo Champagne è nato assolutamente in Francia e si produce nell’omonima zona dello Champagne, che è sotto la tutela dell’UNESCO. È un vino, o meglio, un vino spumantizzato. Il sapore è così delizioso che viene voglia di poter dire, sempre citando la canzone di Peppino Di Capri, “Cameriere, champagne!” per chiedere ancora un po’ di un nettare che, quando realizzato secondo la tradizione, tende a ricordare qualcosa di immaginifico e persino divino. I vini, del resto evocano sensazioni, ricordi, emozioni. Non bisogna essere dei sommelier o degli esperti per poterne fruire, per poter sognare con loro. Concedersi la scelta di un buon champagne per un’occasione speciale è assolutamente un piacere di cui non privarsi. In questo articolo vi raccontiamo come.
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I requisiti dello Champagne: la provenienza
Come abbiamo accennato, lo champagne è un vino spumantizzato che si produce unicamente nella regione francese omonima dello Champagne, un’area di denominazione di origine controllata, in francese AOC (Appellation d’Origine Controlée), la quale lega un prodotto specifico alla sua origine geografica secondo precise regole di produzione ed elaborazione.
L’AOC dello Champagne è stata definita con precisione con una legge già nel 1927 e copre una superficie complessiva di 34.000 ettari. Pertanto, un vero champagne è quello prodotto con sole uve raccolte e lavorate nell’AOC dello Champagne. Motivo per cui, quando vi cimentate nella scelta, non dimenticatevi di verificare l’area di provenienza. Entrando più nel dettaglio, l’area deputata alla produzione dello champagne vede cinque zone con altrettante caratteristiche per il vino: Aube, Côte des Blancs, Côte de Sézanne, Montagne de Reims, Vallée de la Marne.
Ognuna presenta un intreccio di condizioni climatiche e microclimatiche che rendono lo specifico champagne unico, speciale, magnifico. Con un’identità tutta da scoprire legata a un unico metodo: quello champenois realizzato per primo nientemeno che dall’abate Dom Pérignon, il cui champagne risulta ancora oggi degno della sua lunga storia.
Anche se i produttori più famosi si arrivano a contare sulla punta delle dita di una mano, a malapena forse due, nell’AOC dello Champagne si registrano circa 5.000 produttori con la propria etichetta e circa 14.000 coltivatori i quali producono per conto di terzi. Un numero impressionante che la dice lunga sul successo di questo vino.
Quale champagne, quindi?
Ogni area ha le sue peculiarità e qualità: solo provandole si capisce qual è quella che davvero fa la gioia del proprio palato e chissà, potrebbe essercene anche più di una! Senza considerare che lo champagne è l’unico vino al mondo che può essere elaborato mescolando uve bianche e rosse. La valutazione è elaborata, quindi, ma scegliendo marchi classici come Veuve Cliquot, Moet & Chandon, Ruinart e Dom Pérignon, che presentano una storia lunga e consolidata, sarà difficile, per non dire impossibile, rimanere delusi.